Capoterra è un comune della Sardegna, situato in provincia di Cagliari, da cui dista solo 17 chilometri. La popolazione è distribuita nel capoluogo e in numerose frazioni e conta 23.000 abitanti. Il suo territorio si trova ai margini orientali del massiccio del Sulcis ed è per più della metà montano. Numerosi reperti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani fin dalla più remota antichità, ma il villaggio, distrutto a metà del '300, rimase disabitato per oltre tre secoli e iniziò a ripopolarsi solo verso il 1650. I monumenti più importanti sono le chiese di Sant'Efisio (dedicata al patrono del paese, che si festeggia il 15 Gennaio), Santa Barbara e San Gerolamo.
Le risorse naturali rappresentano una delle sue maggiori attrattive, per la presenza di una flora e una fauna difficilmente reperibili altrove tanto che il Monte Arcosu ospita l'oasi naturale protetta più grande d'Italia.
Ancora oggi, come in passato, il comune di Capoterra riconosce come sue principali risorse l'agricoltura e la pastorizia. Dal latte di pecora, i caseifici della zona ricavano il pecorino sardo DOP, prodotto in due varianti a diversa stagionatura: il tipo dolce, meno stagionato e dal gusto delicato e quello maturo più saporito e piccante. Sono presenti, inoltre, anche piccole realtà a carattere industriale e commerciale e da qualche tempo ha assunto una certa importanza la coltivazione in serra di fiori e ortaggi. Uno dei prodotti più importanti di questo settore sono i pomodoro da mensa soprattutto delle varietà di ciliegino e camone.
Per il soggiorno a Capoterra sono presenti diversi hotel, oltre alla possibilità di affittare appartamenti. L'offerta di strutture ricettive è completata da numerosi agriturismi, alberghi e b&b ed è abbastanza vasta da soddisfare le più diverse esigenze di soggiorno. Le attività di ristorazione sono legate essenzialmente al territorio e nei locali della zona (ristoranti, trattorie, etc) è possibile gustare la cucina tipica sarda a base di prodotti locali.
