Charleston Restaurant

Una proposta di nouvelle cousine un pochino troppo azzardata negli accostamenti. il risultato è appena sufficiente. Forse la semplificazione in un territorio che ti permetterebbe di portare il mare in tavola ne gioverebbe. Il servizio buono e l'atmosfera per essere un primo dell'anno lasciava molto a desiderare. Neppure gli auguri dopo aver pagato il conto ma non c'è da stupirsi perché il bon ton non è di casa in questa bellissima città.

maitre molto cortese ma un po impreparato nei vini . Piatti eccessivamente minimali ! arredo discutibile come la scelta di non mettere tovagliato sulla tavola

La grazia di una brigata di cucina e sala guidata da un giovane e talentuosissimo Chef, un menù dal nome commemorativo(1967: l'anno di nascita del Charleston a Palermo), la brillante e fresca scelta cromatica dei piatti abbinata al menu ed un tuffo nell'epoca felice del Liberty nel cuore della città, hanno reso la serata una meravigliosa esperienza! Bentornato Charleston ed a presto rivederci!Grazie ancora a tutto lo staff.

Una sola parola “ECCEZIONALE”

Piatti ben costruiti sia nella preparazione che per quanto riguarda gli abbinamenti.Lo chef e il suo staff , alla nostra richiesta di non voler mangiare nessun tipo di piatto a base di carne hanno riadattato l’intero menù in base alla nostra richiesta , cosa a noi molto gradita e , a mio parere sinonimo di professionalità .I piatti tutti gustosi ed innovativi ma soprattutto c’hanno incuriosito quei piatti in cui era presente anche la frutta .

Posso dire tutto , dall alta qualità dei piatti proposta , dal giovane chef Gaetano Verde e dai suoi giovani collaboratori , passando al servizio di sala , in un atmosfera elegante e raffinata nel pieno centro di Palermo.

Serata incantevole!Avendo saputo della riapertura del Charleston nella sua sede storica vicino al teatro Massimo non vedevamo l'ora di provarlo. E che dire, location curata nei minimi dettagli e attenzioni nei confronti del cliente ai massimi livelli. Abbiamo optato per un percorso di degustazione da 5 portate che ci ha sorpresi ad ogni piatto per estetica e sapori. La cucina totalmente a vista rende l'esperienza confortevole e allo stesso tempo sembra di assistere ad uno spettacolo. La chicca finale è stato il suggerimento di spostarci in una splendida terrazza dove ci è stato servito il dolce e per concludere la cena la piccola pasticceria ci è stata servita da un carrello ricco di prelibatezze. Sicuramente torneremo per ripetere questa fantastica esperienza.

tutto eccellente, servizio, cibo, presentazione piatti. Ottima selezione vini, atmosfera magica, un piccolo locale 10 e lode, complimenti allo chef.

Ristorante di livello.Location di grande rappresentanza in un villino liberty con giardino privato sul bellissimo lungomare di Montello,Lo staff preparatissimo ed estremamente professionale: Il capo sala ha saputo accompagnarci per tutta la nostra visita con grande cortesia spiegando con cura tutte le pietanze servite.La selezione del menù era "ristretta" date le feste appena passate.I piatti scelti erano buoni, con accostamenti ricercati e con materie prime di assoluta qualità. Ma forse il limite è proprio nel voler ricercare un estremo, creare un "assaggino che stupisce"; basti pensare che dopo un antipasto, un piatto principale ed un dolce non si termina "soddisfatti da cena", ed era tempo che non ci capitava. Poi a Palermo che è la patria dell'abbondanza culinaria un po' stupisce, pareva più una nuvelle cusine da ristorante in Francia piuttosto che in Sicilia, come ad esempio il secondo di due trancetti di spigola senza alcun accompagnamento o contorno... ottimo ma certo non esaustivo.Molto graditi gli assaggini offerti sia come pré apéritif che al dessert.Conto anch'esso "di livello" ma assolutamente linea con il contesto

Il cambio di personale in cucina e in sala non ha giovato. La location è molto bella, ma all’apparenza poco curata e un po’ “decadente”. Servizio molto cordiale, ma non sempre perfetto. Ad esempio ci è stato servito un piatto a base di caviale in cui mancava il caviale (ci è stato detto per dimenticanza dello chef). Il vino che avevamo ordinato era terminato e ce ne è stato proposto un altro “più o meno allo stesso prezzo”, ma che in realtà costava il 60% in più. Cibo buono, ma niente di particolarmente originale. Uno dei due dessert (la millefoglie) era quasi immangiabile. Sicuramente, allo stato attuale, non vale quello che costa; un vero peccato. Spero si tratti solo di errori di “gioventù”.