Nel 2006 nasce in via della Galluzza al civico 34 l’Osteria degli Sviati. La neonata attività prese il nome dalla storica “Compagnia degli Sviati”di cui si hanno testimonianze sin dai primi decenni del 1600. “Sviati” era l’epiteto con il quale “sarcasticamente” gli studenti “nella Sapienza” erano soliti indicare i propri coetanei del sottostante rione dell’Oca (il rione dei Tintori), i quali presi dagli impegni del “gravoso quotidiano” e trascurando “gli studi” altri non vivevano che come “Sviat...Nel 2006 nasce in via della Galluzza al civico 34 l’Osteria degli Sviati. La neonata attività prese il nome dalla storica “Compagnia degli Sviati”di cui si hanno testimonianze sin dai primi decenni del 1600. “Sviati” era l’epiteto con il quale “sarcasticamente” gli studenti “nella Sapienza” erano soliti indicare i propri coetanei del sottostante rione dell’Oca (il rione dei Tintori), i quali presi dagli impegni del “gravoso quotidiano” e trascurando “gli studi” altri non vivevano che come “Sviati della Sapienza”! Va da sé che le “naturali” tensioni che così si innescavano venivano risolte attraverso il “confronto diretto” mediante l’esercizio della “Pugna”, attività nella quale la Compagnia brillava per prestazioni. Nel rispetto di una continuità legata, da una parte al nostro retaggio culturale (siamo sviati consapevoli), dall’altra alla nostra esperienza di lavoro (leggi Gastronomia al Capperino sin dal 1994, guardacaso nella Sapienza) e partecipi del celeste intervento di un dolce Puttino che porge delicatamente una T a mò di cavatappi, ecco che nel maggio del 2018 l’osteria diventa degli “Svitati”.
