Tutti coloro che intendono recarsi in Paesi dell’area tropicale e sud tropicale o nei paesi considerati “a rischio” (sito del Ministero della Salute), ad esclusione di persone con alterazione del sistema immunitario quali immunodeficienza congenita o acquisita, leucemie, linfomi, o in terapia con immunosoppressori (corticosteroidi, antineoplastici, antirigetto). Le uniche controindicazioni alla maggior parte dei vaccini sono la presenza di malattie acute in atto ed una precedente reazione di ipersensibilità ad uno dei componenti dei vaccini. La lista completa dei paesi a rischio è consultabile sui siti www.viaggiaresicuri.it e www.salute.gov.it
Prima della partenza per un viaggio internazionale (per turismo, lavoro, studio, volontariato, ecc) è necessario conoscere la propria situazione vaccinale allo scopo di valutare con il medico la necessità o meno di intraprendere un piano di vaccinazione personale che tenga conto oltre che dello stato di salute generale, anche della meta, della tipologia e della durata del viaggio. Un solo tipo di vaccinazione, quella contro la febbre gialla, è richiesta obbligatoriamente per l'ingresso in alcuni Paesi, mentre altre sono raccomandate dall'OMS per una protezione specifica, altre, infine, sono consigliate in situazioni particolari o per alcune categorie di viaggiatori.
Prima di partire è necessario documentarsi sull'obbligo o meno di vaccinarsi contro specifiche malattie o se è necessario eseguire la profilassi raccomandata contro la malaria. Alcune malattie da tempo eliminate in Italia sono ancora endemiche o epidemiche in alcuni Paesi. E' sempre opportuno, prima di partire, consultare il proprio medico curante. L'esistenza di particolari condizioni, tra cui regimi terapeutici o gravidanza, potrebbero sconsigliare viaggi in zone con situazioni climatiche e ambientali diverse da quelle abituali, o controindicare la profilassi farmacologica o vaccinale.
Il costo dipende dalla destinazione del viaggio e dal conseguente vaccino. Si rimanda alla specifiche disposizioni delle Asl di riferimento.
Per le vaccinazioni da effettuare prima di un viaggio internazionale è necessario considerare la destinazione, la durata del soggiorno, le caratteristiche del viaggio e lo stato di salute del viaggiatore. Per ottenere una protezione adeguata, l’ideale è vaccinarsi almeno 2-3 settimane prima della partenza (40 giorni nel caso in cui venga effettuato anche il vaccino anti-epatite B); i vaccini possono essere somministrati contemporaneamente iniettandoli in sedi diverse.
Variabile a seconda della vaccinazione.
Il vaccino viene somministrato per via sottocutanea o inframuscolare in un'unica dose. Raccomandato per i Paesi dell'Africa Centrale, Occidentale e Orientale, e del Sud America in cui la malattia è endemica. Il Regolamento Sanitario Internazionale impone l'obbligo, per alcuni Paesi, di richiedere un certificato valido di vaccinazione dalla febbre gialla, anche solo per passaggio aeroportuale, ai viaggiatori di età superiore ad un anno.Qeusti Paesi sono: Angola, Benin, Burkina Faso, Buirundi, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Guyana Francese, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone, Togo.
Il vaccino viene somministrato per via orale in due dosi, a 7-40 giorni una dall'altra. Raccomanadato solo per i viaggiatori a rischio: lavoratori e operatori sanitari che si recano in zone colpite da disasti in aree endemiche e in zone di epidemia.
Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare in due dosi, a 4 settuimane l'una dall'altra. Raccomandato per i viaggiatori chev si recano in Asia per almeno un mese durante la stagione delle piogge, o che soggiornano in aree endemiche per un periodo inferiore ad un mese ma che svolgono attività a rischio, come ad es. trekking, campeggio,pesca.
Il vaccino viene somministrato p0er via intramuscolare in due dosi a 6 mesi di distanza. Consigliato per tutti i viaggiatori non immuni che si recano in aree o Paesi a rischio, soprattutto per condizioni igienico sanitarie basse o mancanza di fognature.
Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi, a 0, 1 e 6 mesi di distanza. Raccomandato per i viaggiatori non vaccinati che si recano in Paesi a rischio, comne Africa e Asia.
Il vaccino è disponibile in due tipologie: il vaccino vivo attenuato viene somministrato per via orale in tre dosi a giorni alterni; il vaccino polisaccaridico capsulare viene somministrato in un'unica dose per via intramuscolare. E' consigliato per i viaggiatori che si recano in aree endemiche, per soggiorni superiori ad un mese, o quando ci si reca in India o in zone come Vietnam e Tajikistan con ceppi di Salmonella Typhi resistenti agli antibiotici.
Il vaccino è disponibile in due tipologie: vaccino polisaccaridico capsulare batterico purificato, somministrato per via sottocutanea in un'unica dose; vaccino coniugato, somministrato per via intramuscolare in un'unica dose. Obbligatorio per chi si reca a La Mecca. Raccomandato per chi si reca nei Paesi della cintura sub-sahariana, soprattutto se si rimane per lungo tempo a contatto con la popolazione locale o in zone endemiche.
Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi (4-12 settimane tra la prima e la seconda, 9-12 mesi tra la seconda e la terza). Consigliato per i viaggiatori ad alto rischio (es. escursionisti, campeggiatori, viaggiatori che soggiornano in aree rurali) che si recano in aree endemiche a rischio, es. Stati Baltici, Slovenia, Russia.
Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare. Consigliato per i viaggiatori internazionali che si recano per più di un mese in aree interessate dal rischio poliovirus, es. Afghanistan, Pakistan, Siria, Nigeria. I viaggiatori devono essere in possesso di un certificato di vaccinazione anti poliomelite, redatto su modello di Certificato Internazionale, o effettuare una dose vaccinale di richiamo nel periodo compreso tra le 4 settimane e 12 mesi precedenti al viaggio.
Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare o intradermica in tre dosi: 7 giorni tra la prima e la seconda dose e 21-28 giorni tra la seconda e la terza. Consigliato per i viaggiatori che si recano in aree endemiche in Asia, Africa, America Latina che presentino un significativo rischio di esposizione alla rabbia, ad es. il contatto con cani e animali selvatici.