Le concerie si occupano della lavorazione delle pelli provenienti dalla macellazione del bestiame, ma anche di quelle di animali da pelliccia pregiati come visone e zibellino. I laboratori sono suddivisi in tutto il territorio italiano, ma esistono zone di eccellenza specializzate spesso in un determinato prodotto (provincia di Pisa per la pelle per calzature, zona di Vicenza per quella destinata all’arredamento). La concia può avvenire tramite l’utilizzo di metalli come il cromo, ma anche con metodi interamente vegetali, servendosi, ad esempio, dei tannini provenienti da diversi alberi e che conferiscono alla pelle le diverse sfumature di marrone.
Il pellame subisce, inoltre, numerose lavorazioni aggiuntive che permettono di separare la parte pregiata (o fiore) da quella più dura chiamata crosta, ma anche di aggiungere un effetto scamosciato o più morbido al tocco. In alcuni casi, nelle concerie è previsto un intero processo di trasformazione della pelle in prodotti finiti che possono essere venduti direttamente nello showroom dell’azienda o all’ingrosso a pelletterie, pelliccerie e negozi di abbigliamento. In altri casi, invece, il prodotto lavorato ed, eventualmente, tagliato e colorato viene rivenduto a terzi che si occuperanno della sua trasformazione in suole, stivali e guanti, ma anche giubbotti e fodere per divani.
