Mirandola

La cittadina di Mirandola si trova in quell'area denominata Bassa Modenese, la parte della provincia in territorio pianeggiante che si trova al confine con la Lombardia. Estesa su di una superficie di 137 kmq, sulla quale, oltre al comune capoluogo, sorgono altre sette frazioni, Mirandola presenta una popolazione di oltre 23.000 abitanti. La cittadina ha origini medioevali e a testimoniarlo è la stessa pianta urbanistica ottagonale tipica delle città-fortezza dell'epoca. Essa, infatti, si è sviluppata attorno al trecentesco castello dei Pico, i nobili del luogo, che diedero vita al Ducato della Mirandola, che per secoli dominò un'area piuttosto vasta del modenese. Il passato da capitale del Ducato ha lasciato numerosi monumenti, alcuni dei quali, purtroppo fortemente danneggiati dal terremoto del 2012, come il bel Duomo, la duecentesca chiesa di San Francesco e lo stesso castello.

Nonostante la grave calamità, Mirandola ha saputo riprendere fin da subito le sue attività economiche quanto mai fiorenti. Ben collegata all'autostrada del Brennero, una delle frazioni della cittadina è attraversata dalla linea ferroviaria Verona-Bologna, mentre chi deve spostarsi dal comune capoluogo ha a sua disposizione una serie di autobus verso Modena e i principali centri vicini. L'economia di Mirandola è basata principalmente sull'agricoltura e l'industria biomedicale. Sono numerose le colture che caratterizzano l'area e che determinano una ricca produzione di cereali che vanno dal mais al frumento, fino al sorgo utilizzato per l'alimentazione dei bovini e dei suini. Molto abbondanti sono anche i raccolti di erbe per foraggio, come l'erba medica, ma è soprattutto la produzione frutticola quella che fa la parte del leone. Nelle aziende agricole del posto si coltivano soprattutto pere, ma sono molto diffuse anche le vigne, la cui uva viene usata per la vinificazione del Lambrusco e sono numerose anche le cantine sociali, le enoteche e i bar che propongono i vini locali.

Quest'angolo di Emilia Romagna rientra nel comprensorio del Parmigiano Reggiano, sono perciò diffusissimi gli allevamenti di bovini e i caseifici per la produzione del prezioso formaggio. Molto attivo in città è anche il commercio che vede la presenza di un grande centro commerciale, oltre a diverse gallerie di negozi e a un ipermercato, ma anche il turismo presenta uno sviluppo crescente con la nascita di alberghi e agriturismi, grazie alle Valli Mirandolesi, un'area protetta che ha mantenuto l'aspetto acquitrinoso di un tempo ed entro la quale sono stati restaurati edifici antichi come i 'barchessoni', che venivano utilizzati come ricovero per gli animali.
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