L'origine del cognome Marchetti, con molta probabilità è da ricercare nel prenome romano Marcus, utilizzato in antichità, termine che è alla basa anche di molti altri cognomi, che hanno come base il nome Marco, quali: Marchini, Marchino e Marchignani. L'etimologia è quindi riferibile a Marticos e questo a Mars, Martis il cui significato è "sacro a Marte" "dedicato a Marte". Per quanto riguarda significato e origini del cognome Marchetti ci si rifà a Marte, il dio della guerra per i romani. La storia nome va fatta risalire al Medioevo, periodo in cui compare per la prima volta questo cognome e le sue numerose varianti, ad esempio, si ha nota di un teorico e compositore di musica del tredicesimo secolo che si chiamava Marchettus.
Tra i cognomi italiani, quello di Marchetti è maggiormente diffuso nelle regioni del Nord Italia, in particolare in Lombardia, regione che conta oltre mille e cinquecento Marchetti il cognome è comunque molto presente anche nel Lazio, in Toscana ed in Emilia Romagna. Altri cognomi, che come Marchetti derivano da Marcus sono: Marchetto, diffuso in Veneto e Friuli, Marchet che si trova soprattutto a Feltre, comune in provincia di Belluno, Marchetta, Marchi, Marchini, Marcon fino ad arrivare a Marconi.
Sono molte le famiglie nobili che portarono il cognome Marchetti, nell'araldica cognomi relativa a questo cognome si trova spesso, come elemento ricorrente il leone, il più delle volte rampante, appare infatti nei blasoni di molte nobili famiglie quali i Marchetti San Martino, che avevano nel loro blasone un leone e rombi color oro su fondo rosso.
Pietro Marquett o Marchetti, fu barone di Ucria, la nobile famiglia che visse in Sicilia, già dal 1200, nei territori di Siracusa e Messina e si stabilì a Scicli nel 1296. Parte della famiglia si trasferì, nel mille e cinquecento a Messina dove, alcuni esponenti della nobile famiglia, proprio nel XVI secolo, ricoprirono cariche importanti quali quella di senatore della città, tesoriere generale del regno. Guiscardo Marchetti fu castellano del Real Palazzo, mentre Giuseppe fu senatore oltre che governatore della Tavola pecuniaria (l'allora banca di Messina). Presso la chiesa Madre di Ucria si trova, ancora oggi, il sepolcro del barone Giuseppe Marchetti.