Origini del cognome Cipriani

Il cognome Cipriani è tra i cognomi italiani più diffusi in Italia, ma si trova soprattutto concentrato in quella centrale, anche se conta molte presenze a Verona e in Puglia. Molto spesso si riscontra la variante Cipriano, che è molto diffuso nel sud, specialmente in Sicilia e in Campania.

L'origine del cognome Cipriani è da attribuirsi probabilmente al nome medievale Ciprianus, riscontrato a Bergamo in alcuni documenti ufficiali del 1040. La storia del nome Cipriani trae significato e origini ancora più remote. Il nome Cipriano ebbe larga diffusione durante il periodo cristiano, e soprattutto dopo la santificazione del mago Cipriano, un uomo che si era convertito al cristianesimo dopo avere sfidato la potenza di Cristo con la sua magia, ed era diventato addirittura vescovo. Costui venne martirizzato sotto l'impero di Diocleziano e poi santificato.

Il cognome Cipriani deriva chiaramente dal nome Cipriano, e in seguito fu attribuito agli appartenenti a questo casato. La collocazione del casato Cipriani nel Consolato fiorentino del XII secolo testimonia la presenza di una famiglia molto antica e molto potente, che apparteneva alla fazione dei ghibellini, e che godeva di importanti cariche e titoli nobiliari. Secondo l'etimologia, il nome Cipriani trae origine dall'isola di Cipro, ed è un cognome che prende il nome del territorio da cui è originato. Certamente il significato del nome era originariamente attribuito a coloro che provenivano da questa isola, che magari si spostavano per lavoro e venivano additati con questo termine per distinguerli facilmente. Famiglia potente e molto influente nelle decisioni pubbliche, il casato Cipriani fu insignito del titolo di marchese e annoverato tra le famiglie nobili della Toscana. Solo per qualche periodo restò fuori dalle cariche pubbliche, che si concluse nel 1426 con la condanna di Giovanni e Paolo di Antonio di Lago Cipriani, dichiarati ribelli dal capitano Gentile di Nanni. La famiglia godeva di numerosi privilegi e di un consistente patrimonio, che utilizzava per circondarsi di lusso e sfarzosità. Lo stemma del casato raffigura tre triangoli dorati impressi su uno sfondo blu.

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