Origini del cognome Brambilla

Vi sono cognomi italiani che sono tipici di una data città e Brambilla è quello che immediatamente fa pensare a Milano, infatti se ne registra un'altissima frequenza nell'area metropolitana, ma è molto diffuso in tutta la Lombardia dove si riscontra anche il più raro Brembilla. Si trovano poi alcuni Brambilla nelle altre regioni del nord, mentre nel resto della penisola è rarissimo.

Di questo cognome si conosce perfettamente l'etimologia che ha un'origine precisa: deriva dalla Val Brembilla, nella Bergamasca, che prende il nome dal torrente che la attraversa.

Per conoscere però la storia del nome Brambilla bisogna fare un passo indietro nel tempo e tornare alle lotte tra Guelfi e Ghibellini del XIV secolo, quando gli abitanti della valle erano animati da un battagliero spirito ghibellino che li rese protagonisti di aspre lotte con i Guelfi dell'area circostante. Per porre fine alle dispute i Brembillani chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano e per mezzo secolo circa prevalsero sulla fazione opposta in una situazione ormai pacificata.
Nel 1443 però la valle passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, di simpatie guelfe e i montanari si ribellarono. La Serenissima, per punizione, decise di radere al suolo la comunità di Brembilla imponendo agli abitanti di abbandonare il territorio e di rimanerne lontani per cento anni. Con la denominazione di Brembilla allora si intendevano molte delle località della valle e così furono alcune migliaia i valligiani costretti all'esilio. I brembillani trovarono rifugio a Milano dove i loro nomi vennero iscritti nei registri della popolazione con accanto il termine "Brembilla". Nella maggior parte dei casi però la vocale E venne trascritta come una A e l'origine del cognome Brambilla, che indica la provenienza degli esuli, è perciò dovuta all'errata grafia. Il significato e le origini sono dunque certi e i primi Brambilla figurarono nei documenti a partire dalla fine del XV secolo. 


Per quel che riguarda l'araldica dei cognomi, i Brambilla di ceppo nobile in realtà erano discendenti da Bartolomeo Carminati, potente signorotto della valle bergamasca, costretto anche lui all'esilio milanese e che, come tutti i suoi compaesani, mutò il suo cognome.

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