Origini del cognome Palumbo

Qual è l'origine del cognome Palumbo? La storia del nome Palumbo (e delle sue tante varianti Palomba, Palombo, eccetera) deve essere ricondotta alle regioni meridionali dell'Italia. Palomba, per esempio, è diffuso soprattutto in Campania e nel Napoletano, anche se non mancano ceppi in Sardegna, a Roma, in Molise e nel Tarantino. Sempre dal Tarantino arriva anche Palombella, in verità piuttosto raro, mentre Palombelli è tipico del Lazio. Concentrato nell'Umbria, nelle Marche e nel Lazio è il cognome Palombi. Ma da cosa deriva questo nome?

Come conferma l'araldica dei cognomi Palombieri (diffuso nel Teramano, nel Lazio e in Umbria), il cognome Palumbo e le sue derivazioni hanno a che fare con il vocabolo dialettale palumbo, che significa colombo, e con i soprannomi legati a vezzeggiativi e diminutivi. Si tratta, quindi, di un riferimento etologico, anche se è possibile che non manchino riferimenti a località sparse in tutto il territorio italiano, dalla Santa Palomba in provincia di Roma al Cessapalombo nelle Marche, passando per il perugino Colpalombo e la Roccapalumbia che si trova in provincia di Palermo.

Detto che esistono tracce anche del cognome Palommella, mentre Palumbi è diffuso nella zona di Teramo e Palumba è tipico del sud, vale la pena di citare che già nel Cinquecento erano presenti indizi di tale cognomizzazione, con Tomase Palumbo, fiscale regio di Solofra, località avellinese, e nel Seicento con il vescovo cosentino Paolo Palumbo.

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