Origini del cognome Filippini

L'origine del cognome Filippini e delle sue moltissime varianti viene fatta risalire all'antica epoca greca e più tardi romana. Filippazzi è tipico dell'area lombarda compresa tra Milano, Lodi e Piacenza, mentre Filippelli è presente in tutta la zona del bolognese.

Filippi è diffuso in tutta Italia al contrario di Filippone che ha una vasta diffusione soprattutto al sud. Filippetti ha un ceppo a Bologna, ma ha diversi nuclei nelle Marche, in Umbria, nel viterbese e nella zona di Roma. Filipponi ha una diffusione nell'Italia centrale, con nuclei nel Lazio, in Umbria, nelle Marche e a Teramo. Questi cognomi italiani derivano tutti dal cognome e nome latino Philuppus che vanta antiche discendenze greche. La storia del nome è molto remota e carica di significato. Si può ricondurre al nome ellenico Philippos, il cui significato ed origini vanno ricercati nella sua accezione letterale.

L'etimologia è studiabile dalle parole che lo compongono cioè: philein (amare) e hippos (cavallo), quindi il concetto che si forma è "amante dei cavalli" oppure "molto abile con i cavalli". Nell'onomastica greca era consuetudine trovare diversi nomi con la stessa matrice in quanto il maestoso quadrupede era molto amato e considerato elemento primario da questa antica e fiera civiltà. L'araldica dei cognomi risale fino al 1340, difatti viene documentata un antico e nobile casato presso l'archivio di San Calisto dove si scrive di importanti personaggi del clero, della politica e dell'esercito aventi questo cognome. Risalendo ancor più indietro nel tempo si trovano molte tracce della casata Filippi, una famiglia patrizia fiorentina molto probabilmente di origine romana, le cui prime documentazioni si hanno nell'anno 786 a.C. Anche nel torinese è presente una casata blasonata che ha nel suo stemma ha i colori del rosso, del verde e del giallo suddivisi a scaglioni di sei in un acceso gioco di alternanze.

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