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Nella classifica dei cognomi più diffusi in Italia, Fantini occupa il 333° posto e la regione in cui è registrato il maggior numero di Fantini è l'Emilia Romagna, con 1324 persone che portano questo cognome la cui storia comincia nel Medioevo, attorno all'anno Mille. In diversi documenti dell'epoca infatti è registrato il nome Fantino, da cui derivano questo e altre declinazioni di cognomi italiani meno noti come Fantin, diffuso soprattutto nei territori del Veneto. Fra i Fantino illustri, si può menzionare San Fantino di Calabria, vissuto attorno al IX secolo a.C.
L'origine del cognome Fantino potrebbe però derivare non da nomi propri bensì da soprannomi con cui venivano riconosciuti alcuni personaggi e che ancora oggi sono molto diffusi in Italia: attorno al XVI secolo visse a Perugia il famoso pittore Ascensidonio Spacca, detto il Fantino.
La storia del nome e del soprannome è infatti spesso legata alla successiva diffusione di molti cognomi italiani, l'etimologia è legata all'abbreviazione "fantes", che deriva dal termine latino "infans" che significa infante e che successivamente fu collegato al mestiere del garzone, che cominciava il suo lavoro di servitore fin dalla tenera età. Significato e origini di questo cognome sono dunque molto più antiche di quanto la sua diffusione medioevale possa far credere.
Nell'araldica dei cognomi Fantini è collegato al cognome Agostini, cui fu aggiunto nel 1648 quando il nobile Cosimo Fantini, illustre mercante dell'epoca, morì senza eredi, nominando come suo successore Carlo Agostini, legando da quel momento in poi cognome e titolo nobiliare delle due famiglie.
Il blasone della casa di marchesi e cavalieri veneziani raffigura un artiglio e un'ala d'aquila su uno sfondo bianco e rosso, e si trova nell'elenco dei blasoni registrati alla [i]Biblioteca Nazionale Marciana[/i] di Venezia. Come altri cognomi illustri, si è poi diffuso su tutto il territorio nazionale diventando un cognome panitaliano, nonostante sia portato da appena 3189 persone.