Pagani è un comune della Campania situato all'ombra del Vesuvio, in provincia di Salerno. Molto vicina a Pompei e Castellammare di Stabia, fin dall'antichità la città ne ha condiviso le sorti di colonia romana. Per questo, in diversi punti dell'area urbana si trovano preziose testimonianze archeologiche risalenti all'eruzione del 79 d.C.
Attualmente, la cittadina conta circa 35.000 abitanti ed è ottimamente collegata sia a Salerno, distante appena 15 chilometri, sia a Napoli che si trova a 32 chilometri.
Il centro storico di Pagani è noto per la basilica Pontificia, dedicata a Sant'Alfonso de' Liguori e voluta dallo stesso Santo che ne fece iniziare la costruzione nel 1756.
Sempre in centro, in piazza D'Arezzo, si trova il santuario della Madonna delle Galline, dove ogni anno si celebra una caratteristica processione in cui la statua della Vergine viene portata in trionfo, circondata da galline e altri volatili.
Pagani è tra le città della zona dove è più fiorente la produzione del pomodoro San Marzano, una varietà rara e particolarmente apprezzata in ambito gastronomico per il suo sapore.
Sono diverse le industrie conserviere e i centri di distribuzione, nati intorno alle coltivazioni di questo ortaggio, reso unico dalle particolari condizioni climatiche e del terreno.
Oltre al pomodoro, le aziende agricole di Pagani producono una grande varietà di verdure, ortaggi e frutta, spesso con tecniche di coltivazione completamente biologiche. Nel campo del tessile e dell'abbigliamento, esiste una buona varietà di botteghe e imprese medio grandi che confezionano abbigliamento, calzature e accessori di ottima qualità, mentre l'antica tradizione dell'accoglienza è facile da ritrovare nei tanti bed & breakfast e hotel della zona, particolarmente frequentati anche da chi desidera concedersi gite nelle vicine Pompei ed Ercolano.
La ricchezza culturale di Pagani raggiunge uno dei suoi apici quando si parla di gastronomia. Sia nel centro storico della città, sia nelle aree più esterne, è possibile trovare diverse pasticcerie e laboratori che producono e vendono dolci artigianali tipici, come la sfogliatella e il babà napoletano. Nei ristoranti, invece, si possono gustare piatti tipici a chilometro zero: imperdibile, ad esempio il carciofo di Pagani, lesso, arrostito o ripieno. Non possono mancare, naturalmente, le pizzerie, dove il pomodoro San Marzano viene impiegato come ingrediente fondamentale della pizza margherita, preparata secondo l'antica e consolidata tradizione partenopea.
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