Origini del cognome Vinci

Il cognome Vinci conta un numero piuttosto alto di rappresentanti sul territorio italiano, per l'esattezza 3485, con punte massime di 1223 che vengono raggiunte in Sicilia e punte minime rappresentate dai tre Vinci residenti in Molise. L'origine del cognome è siciliana, ma con rami estesi anche nella zona di Reggio Calabria e della Puglia centro meridionale. Sono registrate presenze anche a Genova e dintorni così come nella Sardegna del Sud. La derivazione Vincis, per esempio, è tipica di Cagliari e della sua provincia e la storia del nome nasce dalla troncatura di nomi di origine medioevale come Vinciguerra o Vincilago.

Secondo l'araldica dei cognomi la famiglia Vinci godette a Trapani, a Messina e in diverse altre città siciliane di onoreficenze nobiliari. Viene citato a questo proposito un certo Francesco, senatore a Trapani tra il 1437 e e il 1445, al quale succedette un altro Vinci, tale Francesco, che tenne la medesima carica dal 1479 al 1480. Un suo successore, Simone Vinci, restò in carica tra il 1511 e il 1520. A tutti questi Vinci ne seguirono nel tempo altri, sempre degni di menzione in quanto ricordati come nobili, baroni e perfino santi. Come tutte le famiglie che avevano ottenuto il titolo di nobili, primo grado dell'ascesa nella scala nobiliare, anche i Vinci ebbero la soddisfazione di poter esporre all'ingresso della loro dimora il blasone o lo stemma della casata. Nel caso dei Vinci lo stemma nobiliare è noto. Di una certa eleganza, dovuta alla sua semplicità, si presenta come uno scudo azzurro attraversato al centro da una banda rossa. Sulla parte inferiore dello stemma viene raffigurato un sole sorgente mentre, in quella superiore, è ben visibile un leone dorato sovrastato da tre stelle.

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