Origini del cognome Morandi

Il cognome indossato dall'"eterno ragazzo" d'Italia, Morandi,  è comune a circa quattro migliaia di connazionali, e sembra essere particolarmente diffuso - sia nella sua forma "standard" sia in varianti o derivati come Morando, Morandini e Morandotti - nella regione centrosettentrionale del Paese, soprattutto fra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia e alta Toscana. Mentre Morandino, molto più raro, ha il suo ceppo nel napoletano. Nella hit parade dei cognomi italiani si piazza intorno al 300° posto. Stando ad un testo del XVIII secolo, la Dissertazione VIII de "Le Dissertazioni sopra le antichità italiane" di Ludovico Antonio Muratori, l'origine del cognome andrebbe ricercata nel nome proprio di provenienza celtica "Morando", che avrebbe fatto la sua comparsa nella Penisola pochi secoli prima, in concomitanza con l'insediamento delle popolazioni franco - germaniche.

La storia del nome e la sua popolarità passano attraverso la venerazione cristiana di San Morando di Alsazia morto nel 1115, e, in seguito, alla diffusione dell'epica cavalleresca francese, che vedeva fra i personaggi principali proprio il paladino Morando. Dallo studio dell'araldica dei cognomi, si rintracciano famiglie Morandi insignite del titolo di Conti presenti sia in Veneto che in Emilia -Romagna, già nel secolo ottavo.

Accogliendo la lezione che fa coincidere significato e origini del cognome con quelli del nome proprio maschile, allora Morandi vorrebbe dire letteralmente "altere porte". Un'etimologia alternativa connette, invece, Morando alla radice latina maur (= moro, scuro) assimilandolo agli "omologhi" e più frequenti Mauro e Maurizio. Infine, lavorando un po' di fantasia, si potrebbe pure intendere Morandi come una sorta di abbreviazione del latino "Memorandi", tradotto: "coloro che devono essere ricordati", oppure "gli indimenticabili"! In tutti i casi, qualunque lezione si voglia accreditare, se vi chiamate Morandi (o giù di lì) potrete essere certi di portare un cognome altisonante e glorioso!