Origini del cognome Nava

In mezzo alla pletora dei cognomi italiani, Nava non è propriamente tra i più diffusi; la stragrande maggioranza dei cittadini italiani che portano questo cognome risiede in Lombardia. Assai meno significativo è il dato del resto d'Italia; dietro la Lombardia ci sono, nettamente staccati, l'Emilia-Romagna, il Piemonte, la Calabria, la Toscana e la Liguria.

L'origine del cognome parrebbe essere geografica, dal momento che nel nord del nostro Paese ci sono diverse località che lo contengono. L'etimologia sembra far riferimento ad un termine del linguaggio celtico, per il quale "nava" significava "conca, piano tra i boschi". Il significato e le origini del cognome potrebbero anche esser riferite all'antico nome Barnaba, da cui sarebbero scaturite le varianti, appunto, Nava, Bernàva, Navello e Navone.

La storia del nome è ricca di dettagli; data per scontata l'origine lombarda, un ramo della famiglia si trasferì, nel XIV secolo, in Sicilia, ma se ne hanno informazioni già dall'anno 1000, visto che i Signori de Nava, spagnoli, erano in possesso del principato di Nava, nelle Asturie. Del ramo lecchese della famiglia, un Simone de Nava era notaio a Cassago, mentre i Nava di Barzanò, nel '400, erano maestri nell'arte metallurgica, tanto da essere chiamati a prestare la loro opera anche ben lungi dai luoghi d'origine. Per accennare un po' all'araldica dei cognomi, sia il ramo lombardo, sia quello siciliano hanno un passato nobiliare, risalente più o meno al XIV/XV secolo; la casata siciliana ha uno stemma bandato e ondato color oro e rosso in sei pezzi, mentre quella lombarda ha uno stemma con due aquile: quella superiore è rossa e coronata su sfondo dorato, mentre quella inferiore è dorata e coronata su sfondo rosso.

Diversi personaggi famosi portano il cognome Nava: Stefano, difensore del Milan negli anni '80 e '90, oggi allenatore; Pinuccia - anche se Nava era un cognome d'arte - famosa per il personaggio di Scaramacai, dal quale la compianta Sandra Mondaini avrebbe successivamente preso spunto per il suo celebre personaggio "Sbirulino"; Mariella, cantautrice tarantina, con al suo attivo tante splendide canzoni scritte per i migliori artisti italiani (sua la celebre "Spalle al muro", scritta per Renato Zero).

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