Capoluogo dell’omonima provincia e settimo comune della regione per numero di abitanti (circa 70.000), Ragusa viene spesso definita l’Isola nell’Isola o l’Altra Sicilia per via della particolare storia legata sua alla ricostruzione in seguito al devastante terremoto del 1693. La città, infatti, è stata ricostruita in due diverse zone: Ragusa superiore, posta sull’altopiano ibleo, e Ragusa Ibla, riedificata sui resti dell’antica città medievale. Le opere architettoniche realizzate dopo il sisma secondo i canoni settecenteschi sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità insieme ai numerosi capolavori barocchi della Val di Noto.
L’economia locale è una delle più floride della Sicilia. Non solo per la presenza costante di turisti e visitatori, attratti dalle bellezze artistiche della città e dalla vicinanza con altri luoghi di interesse quali Noto, Modica, Scicli e Kamarina, ma anche grazie a un tessuto imprenditoriale solido. Lo dimostrano il dato relativo al tasso di disoccupazione, uno dei più bassi della regione, e il numero crescente di giovani e donne impiegati in settori come l’agricoltura biologica, l’agroalimentare (tra i prodotti più esportati: cioccolato, miele e caciocavallo DOP) e l’industria chimica.
Ragusa è tra le città più ricche del sud Italia e, sicuramente, una delle più vivibili, anche grazie al basso numero di denunce e reati registrato da polizia, carabinieri e questura. Ma la città vanta anche un primato: comune, ASL e tribunale sono considerati gli uffici pubblici più efficienti della Sicilia.
