Meldola (Mèdla in romagnolo) è un comune italiano di 10052 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Sorge su un territorio di pedecollina su terrazzamenti fluviali all'imbocco della valle del fiume ed è ricca d'acqua. Tracce e ritrovamenti indicano che il territorio è stato frequentato e abitato fin dalla preistoria. Un probabile abitato dell'età del bronzo recente, è venuto alla luce nel corso di scavi archeologici del 2007/2008. Durante l'epoca romana il territorio in cui so...Meldola (Mèdla in romagnolo) è un comune italiano di 10052 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna. Sorge su un territorio di pedecollina su terrazzamenti fluviali all'imbocco della valle del fiume ed è ricca d'acqua. Tracce e ritrovamenti indicano che il territorio è stato frequentato e abitato fin dalla preistoria. Un probabile abitato dell'età del bronzo recente, è venuto alla luce nel corso di scavi archeologici del 2007/2008. Durante l'epoca romana il territorio in cui sorse poi Meldola fu attraversato da un acquedotto, ancora esistente nel sottosuolo dell'abitato, destinato a rifornire il porto militare di Classe a circa 40 km. Resti di ville rustiche tardo romane sono attestati nella zona di Ca Gaiani e in altri punti del territorio. Nel V-VI secolo vi fu costruita una grande villa fortificata di epoca teodoriciana, con ambienti decorati da mosaici policromi, sepolta da una frana dopo essere stata distrutta da un incendio e sulla quale sorge parte del centro storico. Intorno all'anno 1000 è attestato per la prima volta il nome di "Mendola". In questo periodo sorse il castello che domina l'abitato. Il centro passò ai Malatesta di Cesena e fu quindi in possesso degli Aldobrandini e dei Doria Landi Pamphili. Ebbe un certo sviluppo per il mercato della seta, rimasto attivo fino agli inizi del XX secolo. Meldola vide l'abolizione del feudo con l'arrivo dei napoleonici, il ritorno allo Stato Pontificio nel 1815 e in seguito l'annessione al regno d'Italia. Il 7 settembre 1862, con decreto regio, le venne accordato il titolo di città. Lo sviluppo economico portò alla costruzione di un piccolo teatro d'opera e alla creazione della tranvia per Forlì, poi soppressa nel 1930. Fu capoluogo di un mandamento e sede di un tribunale locale e delle carceri. L'ospedale civile creato nel XVI secolo ebbe una nuova sede negli anni settanta, ristrutturata ancora nel 2007 e dotata di un centro di ricerca per lo studio e la cura dei tumori solidi, l'IRST.