Origini del cognome Carraro

La storia del nome ha radici davvero antichissime, precisamente, il nobile casato ha origini che risalgono all'alto Medioevo ed in particolare, ad Ugozio giunto in Italia nel 774 a seguito dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno. Questa discendenza così lontana nel tempo, è confermata storicamente da Gumberto, morto nel 970. La famiglia Carraro ha quindi un'origine del cognome molto nobile, tant'è vero che il titolo in questione, veniva concesso grazie a particolari meriti per delle opere compiute a favore della Patria che venivano ricompensate con il titolo di nobile che annunciava l'inizio dell'ascesa nobiliare. I nobili infatti, al contrario dei borghesi, avevano l'opportunità di possedere un proprio personale stemma per raffigurare l'importante casata.

L'araldica dei cognomi, studiando gli stemmi del passato, ha fatto giungere a noi lo stemma dei Carraro che raffigura due leoni che uno di fronte all'altro con sotto di loro come una cornice che rappresenta un serpente in movimento e sotto ancora, delle strisce diagonali di colore giallo ed arancione. A tutt'oggi molti sono i Carraro che hanno una carriera degna di nota, tra questi Andrea Carraro, scrittore, Massimo Carraro, politico e Carlo Carraro, rettore dell'Università Ca' Foscari di Venezia. La diffusione del cognome è particolarmente nota in nord Italia ed in Veneto, con un totale di 2753, ma sono presenti dei Carraro anche in Lombardia e in Piemonte. Nonostante ci siano 699 comuni dove è presente la maggior parte di persone portanti tale cognome, la provincia con più Carraro è Padova, seguita al secondo posto da Venezia.