Origini del cognome Ventura

Pare che in Italia ne esistano circa 330.000, in media molto più che in ogni parte d'Europa: per questo, tuffarsi in mezzo ai cognomi italiani può essere un bel rompicapo. Il cognome Ventura, il cui significato e le cui origini vanno rintracciate nelle lingua latina, è abbastanza diffuso. L'etimologia del nome deriva dal latino venturus, participio futuro di venio, che significa venire, arrivare; pertanto, ventura sono "le cose che accadranno".

Probabilmente, nella sua storia il nome è nato come Bonaventura, inteso come augurio di futuro roseo. L'origine del cognome Ventura può essere collocata già a partire dal XII° secolo, dato che un Ventura viene citato nel Codice diplomatico della Lombardia medievale del 1152; se vogliamo inoltrarci un po' nell'araldica dei cognomi, la famiglia Ventura risulta iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano a partire dal 1922.

Il cognome ha subìto diverse variazioni: Venturella, Venturello e Venturelli, Venturi, Venturin e Venturini; più rari Venturino e Venturoli. La dislocazione del cognome nel territorio italiano vede in cima la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna, Sicilia e Puglia, ma è comunque presente in tutto il territorio italiano (fanalino di coda, il Molise).

Diversi sono i personaggi famosi che portano questo cognome, a partire dalla celebre conduttrice Simona Ventura, per giungere alla showgirl Alessia e all'attuale allenatore del Torino Calcio, Giampiero.

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Il cognome Ventura compare 1932 volte in Italia