Origini del cognome Lupo

Lupo, derivante dalla forma latina "lupus", è fra i primi cognomen latini a comparire e diffondersi, per poi dare origine ai cognomi italiani, proprio perché in origine gli appellativi personali prendevano spunto dal mondo della natura: qualche volta perché si riscontravano somiglianze con alcuni animali o luoghi, altre perché si aspirava a possederne le qualità. L'origine del cognome Lupo, e delle sue numerose varianti come Lupi, Luppo, Luppis, riporta quindi alla grande ammirazione e al rispetto che si aveva nell'antica Roma per questo animale, considerato addirittura sacro - basti pensare alla Lupa capitolina, simbolo stesso dell'origine della città. La sua diffusione non si deve solo al significato e alle origini così nobili, ma anche al prestigio di cui godeva il corrispondente germanico Wolf, la cui etimologia riporta a qualità come valore, coraggio, audacia, tenute in gran considerazione anche nelle popolazioni germaniche, e che ha dato poi vita a varianti come Luvi, o Lovati. Un altro motivo dell' espansione del cognome Lupo è da cercare nella storia del nome: a partire dal Medioevo cristiano infatti si affermò il culto di alcuni santi omonimi, come Luperco, patrono degli infermi e vissuto nel III sec. d.C., o Lupicino, che una volta morta la moglie fondò col fratello, nel sec. VII, due monasteri. Oggi il cognome Lupo secondo alcune stime compare in Italia 3.158 volte, con una diffusione massima in Sicilia (966), Puglia (511), quindi Lombardia e Piemonte, e via via in misura minore in tutte le altre regioni. In Sicilia, ci dice l'araldica dei cognomi, la casata Lupo, di origine antichissima, conta personaggi di spicco e grande nobiltà, a Messina nel 1600 è annoverata fra le famiglie blasonate, così come a Ragusa. Tra i Luppis e i Lupi si contano nobili e baroni, e dei Luparini ricordiamo il motto "Clariores civium" (fra i più illustri dei cittadini).

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