Origini del cognome Graziani

Nella vera e propria giungla dei cognomi italiani - ne esistono circa 350.000, più che in ogni parte d'Europa - Graziani non è propriamente tra i più diffusi; la sua dislocazione è prevalentemente limitata al centro-nord, con in testa il Lazio, seguito, nell'ordine, da Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Veneto, Lombardia e Piemonte.

L'origine del cognome è da ricercarsi nella storia del nome Graziano, nato come patronimico "figlio di grat", che era l'antico maschile del termine "gratia". L'etimologia dell'aggettivo "gratus" affonda in radici indoeuropee (significava "cantare inni di lode"); pertanto, almeno inizialmente, il nome aveva un senso meramente mistico-religioso. Il significato e le origini parrebbero risalire al 1100, in Umbria; in una lettera del tempo, infatti, veniva citato, in ,lingua rigorosamente latina, un certo maestro "Gratianus", che si era cimentato nell'impresa di riunire in un'unica opera una serie di libri, probabilmente di stampo religioso. Un piccolo accenno all'araldica dei cognomi: nel 1400 i Graziani furono una delle principali famiglie nobili di San Sepolcro (AR); nel 1500, invece, il vescovo di Amelia (TR) era un certo Antonio Maria Graziani. A Venezia poi, negli ultimi anni del XIV secolo, c'era il notaio Graziano Graziani. Non moltissime le varianti del cognome: rarissimo Graziana, frequentissimo invece Graziano e, a quanto pare, anche i friulani Gressani e Cressani.

Tra i personaggi famosi, ricordiamo Rodolfo, generale del Regio Esercito Italiano e gerarca fascista, inserito, nel dopoguerra, nel poco onorevole elenco dei criminali di guerra; Francesco, allenatore ed attaccante, campione del mondo di calcio con la nazionale italiana nel 1982 e vincitore di uno scudetto con il Torino nel campionato 1975-76.

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